lunedì 30 ottobre 2017

Neuroscienze cliniche e neurofeedback si interfacciano con l'idea del trapianto di testa

Da destra, il Magnifico Rettore della UER, Pedro Barrajon
 e il coordinatored el GdN, Alberto Carrara
Venerdì scorso, 27 ottobre, si è svolta a Roma, presso l’aula Master dell’APRA-UER la tavola-rotonda del gruppo di ricerca in neurobioetica (GdN) intitolata ‘NEUROSCIENZE CLINICHE E NEUROFEEDBACK SI INTERFACCIANO CON L’IDEA DEL TRAPIANTO DI TESTA’. Il video dell’evento è disponibile sul canale YouTube GdN Neurobioetica.

Nell'aprire i lavori, il Magnifico Rettore della UER, prof. P. Pedro Barrajón, L.C. ha sottolineato l’importanza e rilevanza della riflessione interdisciplinare relativa alle frontiere delle neuroscienze e delle più sofisticate neuro-tecnologie applicate ad ogni fase della vita dell’essere umano. Il Magnifico Rettore ha preso le mosse dal recente caso mediatico relativo all'attribuzione della cittadinanza ad un programma di intelligenza artificiale (A.I.), chiamato Sophia, da parte del re dell’Arabia Saudita (‘the first robotcitizen’, notizia del 26/10/2017).

Su questi scenari, ricordiamo la Risoluzione del Parlamento europeo del 16 febbraio 2017 recante raccomandazioni alla Commissione concernenti norme di diritto civile sulla robotica (2015/2103(INL)), in particolare mi preme sottolineare ai membri del GdN ai fini della tavola-rotonda sugli aspetti giuridici e biogiuridici relativi al trasumanesimo, quanto si afferma al numero 59-f di questa risoluzione:

59.  invita la Commissione a esplorare, esaminare e valutare, nell'ambito della valutazione d'impatto del suo futuro strumento legislativo, le implicazioni di tutte le soluzioni giuridiche possibili, tra cui:
f)
L’istituzione di uno status giuridico specifico per i robot nel lungo termine, di modo che almeno i robot autonomi più sofisticati possano essere considerati come persone elettroniche responsabili di risarcire qualsiasi danno da loro causato, nonché eventualmente il riconoscimento della personalità elettronica dei robot che prendono decisioni autonome o che interagiscono in modo indipendente con terzi;

La questione antropologica è il perno del dibattito.

Dmitry Itskov
A seguire, è intervenuto il sottoscritto, Alberto Carrara, L.C. (coordinatore del GdN) con un intervento dal titolo: The Immortalist: cervello computazionale vs cervello dinamico, stratificando una Integrative Neurology coerente a servizio della riflessione neurobioetica sul cosiddetto ‘trapianto di testa’. Muovendo dal video della BBC The Immortalist (Horizon, 2016) ho presentato i personaggi in gioco: dal milionario russo Dmitry Itskov, ai grandi neuroscienziati, esperti in robotica e in ricerche sugli stati alterati della coscienza come: Hiroshi Ishiguro, Erin Sundermann, Rafael Yuste, Ken Hayworth che sostanzialmente concordano nel sostenere una visione computazionale relativa al cervello e al suo funzionamento. In antitesi, l’ultima parte del servizio della BBC dell’anno scorso, prende in considerazione il grande esperto mondiale di interfacce cervello-macchina Miguel Nicolelis (Duke University), il quale, attraverso i moderni concetti di “complessità” e “dinamismo”, forte dell’analogia dell’orchestra, illustra la contemporanea interpretazione dinamica, aperta, incorporata (embodied) e situata (embedded), della struttura e della funzione del sistema nervoso umano e del cervello in particolare. Per Nicolelis (minuto 42:39 del video della BBC), gli scenari di Itskov e della sua squadra di scienziati del progetto 2045 non sono altro che una perdita di:
Tempo
Denaro
Della nostra umanità!

Ho successivamente approfondito sia il concetto e la genesi di “neuroscienze”, da Francis Otto Schmitt (1962; 1903-1995) ad oggi, come la “stratificazione” metodologica ed epistemica sottesa dei due progetti colossali nati nel 2013: The HBP (Human Brain Project) e The BRAIN Initiative. Per ulteriori approfondimenti dei recenti sviluppi nel settore, consiglio il sito del International Brain Laboratory (progetto lanciato il 19 settembre 2017) e la sintesi dello scorso 5th Summit of the Human Brain Project tenutosi dal 17 al 20 ottobre 2017 a Glasgow.

Nella seconda parte del pomeriggio, il prof. Claudio Imperatori (psicologo, professore della Facoltà di Psicologia, UER, Università Europea di Roma) ha approfondito la tavola-rotonda con un intervento teorico-pratico: Neurofeedback: razionale, ricerca sperimentale e clinica alla UER, ipotesi di applicazione pre e post intervento di sostituzione della gran parte del corpo. 

Dopo aver illustrato il razionale del cosiddetto biofeedback e neurofeedback, il prof. Imperatori ha presentato le diverse applicazioni del laboratorio di neuroscienze dell’Università Europea di Roma, le diverse ricerche e pubblicazioni nell’ambito della ricerca di base e della clinica, in particolare della clinica psichiatrica e di quelle che oggi sono note come neuroscienze cliniche. 

Alla fine del suo intervento il prof. Imperatori ha affrontato la prospettiva del cosiddetto “trapianto di testa” presentato alcune ipotesi di utilizzo positivo del neurofeedback pre e post intervento di sostituzione della gran parte della corporeità, come le eventuali conseguenze negative di connettività cerebrale e di negative remodeling cerebrale. È seguita la discussione con i membri del GdN e con gli studenti in sede.


La prossima lezione del Corso di Perfezionamento in Neurobioetica si svolgerà venerdì 24 novembre 2017, ore 17:00, aula Master (1° piano). Verranno affrontate le questioni neurochirurgiche e neuro-riabilitative sul cosiddetto “trapianto di testa”

Sarà possibile seguire la diretta streaming dal nostro canale YouTube GdN Neurobioetica

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