
"La neuroestetica è una
disciplina sorta di recente all’interno delle scienze cognitive e ha come
oggetto di studio quello di indagare le basi neurali della creazione artistica
e dell’esperienza estetica, in particolare nell’ambito delle arti visive.
“Il cervello è un organo
meraviglioso… Conoscere le sue operazioni e i suoi prodotti, comprese le opere
d’arte che hanno arricchito la nostra cultura e che tanto ammiriamo, rende
semplicemente più intensi il senso di meraviglia e la bellezza, perché ora
cominciamo ad ammirare non solo i risultati, ma anche l’organo in grado di
realizzarli” (La visione dall’interno.
Arte e cervello, Bollati Boringhieri, Torino, 2007, p. 246). Nel tentativo di rispondere
alle classiche domande sulla genesi di un’opera d’arte e sulle leggi
dell’esperienza estetica, la neuroestetica si pone all’incrocio tra discipline
scientifiche e riflessione filosofica, cercando di trasformare di fatto
l’estetica in neurobiologia. Siamo davvero di fronte ad un “secondo
Rinascimento”, in cui arte e scienza possano collaborare sempre più
strettamente? Lo scopo del seminario sarà
quello di delineare il pensiero dei principali neuroscienziati che si sono
confrontati con i quesiti sulla creatività e sulla fruizione di un’opera
d’arte" (dott.ssa Maria Addolorata Mangione).