All’interno
della Settimana Mondiale del Cervello, la Brain Awareness Week (BAW 2015)
promossa dalla DANA Foundation, si è svolta giovedì scorso, 12
marzo, l'anteprima romana dedicata alla tematica emergente del Neurodirittto.
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L’evento in
programma per sabato 21 marzo 2015, ore 15.30-19.30 presso la SISPI a
Milano, Via C.Menotti 11, è stato presentato in anteprima a Roma
giovedì 12 marzo 2015, dalle 15.00 alle 19.00 presso l’APRA,
AULA MASTER (1o piano) di Via degli
Aldobrandeschi, 190 – 00163 Roma. L'evento si collocava all'interno delle attività promosse dal GdN, Gruppo di Neurobioetica. Di seguito presentiamo una breve
sintesi.
Può la
nostra personalità modificarsi a seguito di un tumore cerebrale? E di quanto?
Che ruolo ha il nostro cervello nella nostra capacità di intendere e volere?
“Si diventa
killer per una fragilità del cervello?”. In questo modo iniziava un
articolo di qualche anno fa relativo a uno dei temi scelti per quest’evento sul
Neurodiritto all’interno della Settimana Mondiale del Cervello promossa dalla
DANA Foundation.
Le neuroscienze stanno ormai plasmando il nostro modo di vivere e di pensare e il diritto, come altri ambiti umani, non ne è esente.
Le neuroscienze stanno ormai plasmando il nostro modo di vivere e di pensare e il diritto, come altri ambiti umani, non ne è esente.
All'inizio di
questo pomeriggio di riflessione interdisciplinare, dopo i saluti
del Magnifico Rettore dell’Università Europea di Roma, prof. P. Luca
Maria Gallizia, LC, del Magnifico rettore dell'APRA, Prof. P. Jesus Villagrasa, LC, e l’introduzione del giurista e direttore della
Cattedra UNESCO in Bioetica e Diritti Umani di Roma, prof. Alberto García, un
medico di base romano, il dott. Crea, affetto da un particolare
tumore cerebrale ha raccontato la sua testimonianza di vita.
Successivamente,
con l’intervento intitolato Neurochirurgia tra cervello e personalità, il
prof. Aldo Spallone, neurochirurgo e direttore dell’N.C.L. (Neurological
Center of Latium di Roma) ha illustrato tecnicamente questo caso
clinico di meningioma della doccia olfattoria che ha indotto
una vera e propria trasformazione della personalità e del vissuto sociale di
questa persona.
Altro versante
al quale è possibile estendere il neuro-diritto, è il valore etico
della dignità umana, in ambito psichiatrico e neuropsicologico, che va in
crisi quando viene confusa la persona con la malattia di cui è portatrice e
quando l’inferenza dell’operatore seleziona, volontariamente o
involontariamente, i dati raccolti.
La valutazione neuropsicologica, se usata correttamente, può essere un valido strumento nell'attuale panorama forense a completamento di un iter psicodiagnostico, di esami strumentali e dell’osservazione clinica, in quanto permette di elaborare un inquadramento oggettivo e rigoroso della persona, punto di partenza per la descrizione di funzionalità compromesse e capacità residue.
La valutazione neuropsicologica, se usata correttamente, può essere un valido strumento nell'attuale panorama forense a completamento di un iter psicodiagnostico, di esami strumentali e dell’osservazione clinica, in quanto permette di elaborare un inquadramento oggettivo e rigoroso della persona, punto di partenza per la descrizione di funzionalità compromesse e capacità residue.

Negli Stati
Uniti centinaia di sentenze già invocano perizie neuroscientifiche. Qui da noi,
in Italia, sono arrivate due sentenze: una della Corte d’Assise d’Appello di
Trieste, nel 2009, e una del Tribunale di Como, nel 2011. Entrambe scontano le
pene per omicidi efferati adducendo prove basate sul cervello.
Il magistrato
italiano, dott.ssa Antonella Frizilio, ha commentato le due
sentenze italiane in cui, per la prima volta in Italia, genetica e
neuroscienze entrano in tribunale.
Ma le
neuroscienze e la psichiatria non incidono soltanto sul diritto penale
italiano; anche il diritto ecclesiastico ne beneficia, specie nell’ambito tanto
delicato delle sentenze di nullità matrimoniale. Un giudice della Rota Romana,
Mons. Giovanni Vaccarotto, ha successivamente presentato in anteprima nel
suo intervento Il Diritto canonico e le neuroscienze contemporanee,
due sentenze canoniche emblematiche in questo settore.
Il pomeriggio
romano sul neurodiritto si è concluso con la riflessione
filosofica sulla responsabilità personale in ambito giuridico della
prof.ssa Claudia Navarini filosofa morale e professore associato presso la
Facoltà di Psicologia dell’Università Europea di Roma (UER) e con la riflessione
neurobioetica del prof. Alberto Carrara, Coordinatore del Gruppo di
Neurobioetica (GdN) dell’APRA e Fellow della Cattedra UNESCO
in Bioetica e Diritti Umani di Roma.
L'evento verrà video-presentato sabato 21 marzo a Milano presso la S.I.S.P.I.
L'evento verrà video-presentato sabato 21 marzo a Milano presso la S.I.S.P.I.
Info DANA
Foundation – Brain Awareness Week Events 2015:
http://www.dana.org/BAW/ (select
Country: Italy)
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