Carissimi amici,
cari membri del Gruppo di ricerca in Neurobioetica (GdN), carissimi studenti
del corso di perfezionamento ‘Neurobioetica e Transumanesimo’, buona giornata.
Vorrei augurare a voi e alle vostre famiglie un sereno e santo Natale e un
nuovo anno 2018 ricco di speranza e pace.
Vi allego un testo di San Giovanni Paolo II che mi ha sempre
ispirato: si tratta del discorso che fece il 17 novembre 1990 in occasione
della V conferenza internazionale sul tema ‘La mente umana’ promossa dal
Pontificio Consiglio della pastorale per gli operatori sanitari. Riprendo
alcuni passaggi chiave che sento si riferiscano a ciascuno di noi come
ricercatori del GdN, come amici e collaboratori, come studenti e docenti
coinvolti nella riflessione interdisciplinare della neurobioetica:
‘A voi,
pertanto, va il mio plauso e incoraggiamento, a voi - dico - scienziati,
medici, ricercatori, studiosi e pastori d’anime, che con appassionato
impegno vi dedicate allo studio del nobilissimo e profondissimo tema della
mente umana, nella quale la fede, illuminando le motivazioni razionali, ci
aiuta a scorgere una delle più alte conferme dell’origine divina dell’uomo. È
infatti per voi motivo di fierezza, e per noi tutti di ammirazione, evocare le
grandi e ardite conquiste, realizzate in questo secolo, nella progressiva
conoscenza della psiche umana. Il campo sconfinato delle neuroscienze -
dalla neurobiologia alla neurochimica, dalla psicosomatica alla
psiconeuro-endocrinologia - offre alla ricerca la possibilità di avvicinarsi in
modo particolarmente penetrante alla soglia del mistero stesso dell’uomo. Un
mistero che sant’Agostino esprimeva mirabilmente con le note parole: “Factus
sum mihimetipsi quaestio; Sono diventato io stesso un grande problema per me”
(Soliloquia, II, 34.)’ (n. 1, San
Giovanni Paolo II).
‘[…]
le neuroscienze, che sono, illustri professori, il campo eletto delle
vostre dotte ricerche, le quali quotidianamente - si può ben dire - aprono
nuovi orizzonti, non possono prescindere da questi essenziali e irrinunciabili
postulati. In altre parole, per studiare la mente non si potrà mai
trascurare l’intera verità sull’uomo, nella sua compatta unità di essere fisico
e spirituale; pur muovendosi su base sperimentale la vostra ricerca non
potrà ignorare questa seconda e qualificante dimensione. Il tentativo di
spiegare il pensare e il volere libero dell’uomo in chiave meccanicistica e
materialistica porta inevitabilmente alla negazione della persona e della sua
dignità, con conseguenze che hanno gettato gravi e tragiche ombre sulla storia
umana del passato e anche del nostro tempo.
Oggi
si parla di “intelligenza artificiale” alludendo alle straordinarie possibilità
dei “cervelli elettronici”. Conviene tuttavia sempre ricordare che nella base
dell’informatica e della cibernetica sta il dato superiore dell’intelligenza
umana che, proprio per il suo carattere spirituale e per la conseguente sua irriducibilità
ai soli fenomeni fisico-chimici, nel comprendere liberamente giudica, nel
capire può anche scegliere, nel conoscere intravede il suo destino ultimo’ (n.
3, San Giovanni Paolo II).
‘Il
dialogo interdisciplinare ad altissimo livello, lo scambio di conoscenze
e di esperienze, le costruttive ipotesi che avete formulato nel corso di questa
Conferenza così rappresentativa delle diverse scienze che affrontano lo studio
della mente umana, non mancheranno di favorire una maggiore sensibilità,
individuale e sociale, nei confronti della vasta e complessa problematica
legata a questo tema’ (n. 3, San
Giovanni Paolo II).
Rinnovo a tutti i miei più sentiti auguri
di Natale e di un sereno inizio del nuovo anno 2018.
Il nostro prossimo evento si svolgerà il 26
gennaio 2018, ore 17:00, in sede a Roma (via degli Aldobrandeschi, 190) o
in diretta streaming cliccando qui.
A presto,
Prof.
P. Alberto Carrara, L.C.
Coordinatore del GdN
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