Riprendiamo l’articolo del 10 maggio dal
sito del quotidiano La Stampa relativo al seminario di studio in cui è intervenuto
il coordinatore del Gruppo di Neurobioetica dell’APRA.
Giovedì 9 maggio alla Pontificia Facoltà
di Scienze dell’Educazione «Auxilium» di Roma si è tenuto un seminario di
studio in preparazione al Giubileo delle Università. «Le neuroscienze illuminano l’avventura
meravigliosa della conoscenza della persona». È quanto emerge dal Seminario di
studio che si è realizzato il 9 maggio 2016 alla Pontificia Facoltà di Scienze
dell’Educazione «Auxilium» di Roma.
Sono stati gli interventi di Alberto
Carrara, Coordinatore del Gruppo di Neurobioetica, Fellow della Cattedra UNESCO
in Bioetica e Diritti Umani e Docente all’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum
di Roma, e di Caterina Cangià, Direttore scientifico del Centro di
Potenziamento Educativo e Cognitivo MULTIDEA, ad approfondire particolarmente
la relazione tra «Saperi scientifici e saperi pedagogici a confronto: per un
bene-essere della persona».
Nell’excursus storico per arrivare a
definire neuroetica e neurobioetica, Carrara si è basato sui principali dati
scientifici relativi alla ricerca per arrivare a ipotizzare una integrazione
con i fondamenti filosofici ed antropologici, secondo una visione prettamente
personalista. «L’integrazione tra neuroscienze e visione antropologica risponde
alla domanda: che cosa ci rende veramente umani? - ha affermato il relatore -.
Un approccio integrativo tra ricerca medica e riflessione filosofica e
teologica, può essere molto utile per favorire il confronto e un serio dibattito,
oltre ad integrare i saperi e le loro applicazioni alla persona umana che si
caratterizza sempre, anche quando è fragile, malata o prossima alla morte
naturale, quale unità-totalizzante di dimensioni biologiche, psicologiche,
sociali e spirituali». In questa direzione il suo auspicio è giungere a
ricerche sempre più interdisciplinari per “rispettare” la complessità e la
misteriosità della persona umana e favorirne lo sviluppo integrale.
All’ottica della scienza ha fatto eco la
prospettiva pedagogica con l’intervento di Cangià. La sua riflessione, a
partire da una definizione articolata di “ben-essere” visto come armonia ed
equilibrio tra le risorse fisiche, psicologiche, sociali e spirituali, si è
snodata sui territori delle neuroscienze cognitive valorizzate dallo studio
della dimensione corporea della cognizione fino al tentativo di delineare una
pedagogia del bene-essere della persona in formazione. «È una pedagogia del
bene-essere - ha sottolineato Cangià - che si declina imprescindibilmente sull’asse
della relazione di “ogni” persona con se stessa, con gli altri e con
l’Altro-trascendente; della relazione di “ogni” persona con l’Ambiente-Natura,
con l’Ambiente-Cultura e con l’Ambiente-Media. Una pedagogia del bene-essere
che educa alla realizzazione di sé come da progetto di Dio attraverso
l’espressione creativa».
È stato ulteriormente sottolineato come
la riflessione delle neuroscienze sia ancora agli inizi e ci riservi enormi
scoperte che possono illuminare ulteriormente l’avventura della conoscenza
della persona, non per rimanere nelle teorizzazioni astratte, ma per servire la
persona e la sua crescita, per aiutarla nelle sue difficoltà, conseguentemente
per dare un contributo all’umanità nella prospettiva di un futuro
migliore.
Nel concludere il pomeriggio di studio,
la Preside della Facoltà «Auxilium», Pina Del Core, ha sottolineato che il
focus del confronto tra saperi scientifici e saperi pedagogici torna ad essere
la questione antropologica: «È la persona, infatti, il terreno comune che rende
possibile il dialogo tra le scienze, pur partendo da presupposti scientifici ed
epistemologici diversi. È proprio la sinergia tra le neuroscienze e le scienze
dell’educazione, nel rispetto delle specifiche identità, che permette di
giungere ad una comprensione più profonda del funzionamento della mente umana».
Il Seminario di studio, organizzato dalla Facoltà
«Auxilium», si è inserito nel cammino di preparazione al Giubileo delle
Università, dei Centri di Ricerca e delle Istituzioni di Alta Formazione, in
programma a Roma dal 7 all’11 settembre 2016 sul tema «Conoscenza e
Misericordia. La terza missione dell’Università».
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